La leggenda narra che…

torino esoterica

…in una Torino esoterica siano passati il Conte Saint-Germaine, Nostradamus, Cagliostro (al secolo Giuseppe Balsamo) e molti altri controversi personaggi. La leggenda narra anche che Torino sia il vertice comune di due triangoli magici, rispettivamente assieme a Praga e Lione per quanto riguarda la Magia Bianca, a Londra e San Francisco invece per la Magia Nera.

Torino esoterica

< I Tali virtù magiche deriverebbero dal fatto che fu eretta proprio allineata al 45° parallelo e questa coincidenza geografica è evidenziata dalla linea di congiunzione immaginaria che unisce l’astrolabio posto in cima all’Obelisco di Piazza Statuto con quello corrispondente situato alla fine di Corso Francia a undici km. di distanza.

La Torino esoterica è inoltre collocata fra due Fiumi, il Po e la Dora Riparia, il Sole e la Luna, che simbolicamente rappresentano rispettivamente il potere maschile e quello femminile, lo Zolfo e il Mercurio parlando in termini alchemici. In poche parole si trova, secondo gli esoteristi, esattamente la dove confluiscono quelle diverse linee sincroniche ed energetiche che nella tradizione cinese vengono chiamate “schiena del drago”.

Torino egizia

Inoltre, nel corso dei lavori di scavo per la ricostruzione della cittadella fortificata del 1564, fu rinvenuta un’antica lapide dedicata alla dea Egizia Iside; a questa si riallacciano i miti di Fetonte, che precipitò col suo cocchio proprio dove si sarebbe sviluppata la augusta taurinorum, e del principe egizio Eridano (fratello di Osiride). In particolar modo quest’ultimo risulta essere il mitico fondatore di Torino, eretta proprio accanto a quel fiume che ricorda tanto il Nilo, ben prima della fondazione di Roma; il Toro, simbolo di Torino, non sarebbe altro che la trasposizione del culto del dio Egizio Api. La relazione non finisce qui: il nome greco del fiume Po infatti era proprio Eridano.

Oltre a ciò, la pianta romana della città è orientata in direzione dei quattro punti cardinali, in modo tale che le quattro porte di accesso si spalanchino proprio in quelle direzioni predefinite e la via principale segua la via ascendente del sole.

Le grotte alchemiche

< I Se in superficie la lotta fra le forze del Bene e le forze del Male si ripropone anche a livello architettonico, nei sotterranei si trovano le famosissime Grotte Alchemiche. Secondo gli stessi precetti che guidano l’erezione dei monumenti e degli edifici cinesi, quelli del feng-shui, questo labirintico alveare magico sotterraneo prende il suo potere appunto dalle linee telluriche e geomantiche che passano per Torino. Proprio sotto la pulsante città piemontese si troverebbe infatti un potente talismano, collocato da Apollonio di Tiana, un filosofo neopitagorico contemporaneo di Cristo, del tutto simile a quello nascosto a Cracovia. Rimanendo nelle zone di Piazza Castello e Palazzo Madama, sotto i quali si estendono le Grotte Alchemiche, proprio nelle vicinanze del Museo Egizio, le due statue equestri dei Dioscuri Castore e Polluce, che delimitano la cancellata di Palazzo Reale, personificano l’ancestrale lotta fra il sacro e il diabolico.

< I Piazza Statuto rappresenta il punto nero di Torino, il luogo più oscuro e inquietante, dove si dice che sia collocata la porta per discendere agli inferi. Anticamente il luogo fu adibito dai romani proprio a necropoli, in quanto collocato verso occidente, verso il calar del sole: segno infausto per eccellenza. Successivamente la situazione non migliorò, il patibolo per le esecuzioni capitali venne disposto proprio in questo punto.

Torino bianca

Il cuore bianco del capoluogo piemontese invece è rappresentato dalla fontana dei tritoni di Piazza Castello, dal duomo che custodisce la Sacra Sindone, dalla Fontana Angelica che, secondo gli esoteristi, simboleggerebbe il portale verso l’Infinito e, infine, dalla Mole Antonelliana che convoglierebbe a terra e diffonderebbe tutta l’energia positiva presente.

< I A Torino inoltre soggiornarono anche Nostradamus, attorno al 1556, presso la “Domus Morozzo”, distrutta successivamente da un incendio assieme a una incisione lasciata proprio dal profeta di Saint-Remy che forniva la chiave di tutte le su quartine, e Corrado Rol, famoso sensitivo del novecento. In questa città, ricordiamo, sorsero anche i primi circoli carbonari e massonici ottocenteschi.

Insomma, Torino capitale dell’esoterismo.

 

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