Ursula Le Guin: l’equilibrio di terramare

Ursula Le Guin

Ursula Le Guin, La leggenda di Earthsea, 2007, Editrice Nord

Nel ciclo “La leggenda di Earthsea”, l’autrice, Ursula Le Guin, inserisce le avventure dell’Arcimago Sparviero e della stirpe dei draghi in una vicenda tenuta ben salda da una trama dal respiro universale, descrivendo un mondo sottoposto a leggi e principi che stuzzicano il lettore con intellettualistiche strizzate d’occhio.

< I > In questo modo l’atavica lotta tra le forze del bene e quelle del male viene nuovamente riproposta, ma in questo caso asservita a un preciso progetto narrativo: il Disegno che governa ogni cosa nel magico mondo di Earthsea, dove la vita e la morte, i due poli dell’Equilibrio, nella loro opposizione rinascono continuamente. Questo particolare aspetto è mantenuto e simbolizzato anche dall’aspetto e dalla struttura delle terre: le isole infatti sono in perenne equilibrio con il mare e formano un ecosistema dove tutto possiede una propria precisa collocazione e un preciso significato.

Il tao

Sono due quindi i principi che ciclicamente si alternano e si corrispondono vicendevolmente; il mondo e l’ombra, la luce e la tenebra, la vita e la morte: i due poli ciascuno contenente l’opposto, uno generatore dell’altro e per questo continuamente rinascenti. Nella vita c’è la morte, nella morte la rinascita e solo prendendo coscienza di quest’ultima, accettandola come parte del tutto, che l’equilibrio si mantiene inalterato. Infatti, in una delle molte avventure dell’Arcimago protagonista, uno scontro avviene proprio contro l’antagonista Pannocchia, colui che, ricercando l’immortalità, avrebbe spezzato l’ordine intrinseco dell’universo. Nel simbolo del Tao, questo concetto è espresso molto bene: il principio maschile, luminoso e attivo yang contiene il femminile, passivo e oscuro yin, e viceversa. La relazione salta subito agli occhi.

< I > La magia ha quindi il compito di mantenere intatta la natura delle cose, senza violare l’ordine costituito; tiene ben saldo l’equilibrio dell’universo, non tramite l’azione, bensì operando in modo che lo cose accadono seguendo il proprio corso. Questo ricorda ancora una volta l’atteggiamento del saggio taoista che riassume questo concetto nel precetto del wu-wei, ovvero l’agire assecondando il corso già predisposto senza alcun pensiero rivolto al fine dell’azione.


“La leggenda di Earthsea” è composta da cinque romanzi

< I > Il mago di Earthsea (1968)

< I > Le tombe di Atuan (1971)

< I > La spiaggia più lontana (1972)

< I > I draghi di Earthsea (1990)

< I > I venti di Earthsea (2001)

 

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