Remembering Wayman Tisdale

Remembering Wayman Tisdale

Pubblicato su “Overtime Basket” il 15 maggio 2020.

Remembering Wayman Tisdale: a Power Forward Story

Dreams of making it to the NBA as if that were your only way to success
Suppressing ideas of learning on your mental abilities
As if your realm of possibilities didn’t extend beyond the borders of a court or a field
Drawing your own boundaries would be a tragedy in itself
So don’t kneel at the throne of restrictions

The Trap

Queste parole sono tratte da un libro di poesie pubblicato il 15 Febbraio del 2005 per i tipi di “Moore Black Press”, una casa editrice di Brooklyn, New York, nata nel 1997 e specializzata in poesia che fin da subito si è posta l’obiettivo di essere cassa di risonanza per autori, attivisti e antimilitaristi, impegnati nella lotta per i diritti civili a favore delle minoranze etniche. 

L’autore di questo libro allora scendeva regolarmente in campo nei palazzetti di tutta l’NBA e lo si riconosceva immediatamente dai lunghi dreadlocks neri. Ma quel giocatore non era semplicemente un giocatore di professione. Già allora portava in sé la necessità di esprimersi non solo come sportivo su un campo da basket, ma anche come poeta e attivista, attraverso le parole e i libri.

A scrivere questo e altri 35 componimenti, o meglio spoken words, raccolti in “More Than an Athlete” è Etan Thomas. Il libro, fra l’altro, include anche una serie di interventi critici di Doug Collins, suo allenatore nei Washington Wizards, e di Abiodun Oyewole, anch’esso poeta e attivista nonché membro fondatore dei The Last Poets, gruppo degli anni ‘60 considerati fra le altre cose i precursori dell’hip hop, sia come genere musicale che come cultura.

Dedrick Etan Thomas è originario di Harlem e dopo i quattro anni di college a Syracuse viene scelto dai Wizard al 1° giro del draft del 2000 (12° scelta). I suoi nove nell’NBA li trascorre principalmente nella capitale per un totale di 409 partite giocate con medie in carriera assestate sui 5,7 punti e 4,7 rimbalzi a partita. Ma i numeri non dicono tutto.

Fin dall’esordio come scrittore ha ben chiaro il proprio ruolo nella società e in campo, sfidando lo stereotipo dell’atleta a-politico e gettando le basi della sua carriera letteraria. Nelle sue poesie affronta argomenti controversi come la pena di morte, il GOP (acronimo di Grand Old Party in riferimento al Partito Repubblicano), razzismo e aborto. Eredita in poche parole le istanze letterarie e le cause civili della Harlem Renaissance di Amiri Baraka e Sonia Sanchez. 

More Than an Athlete è quindi più di un libro di poesie; è un’affermazione sulla necessità di una generazione a non limitarsi all’interno di una definizione o di un’etichetta. Alcuni giocano a pallone, alcuni scrivono poesie, alcuni incidono dischi, alcuni suonano il basso. Le cose non si escludono vicendevolmente. 

La copertina di “More Than an Athlete: Poems by Etan Thomas” (2005)

Nel suo “Voice of the future” pubblicato nel 2012 dalla casa editrice “Haymarket Book” di Chicago, Illinois, Etan sostiene la necessità per tutti gli atleti professionisti di pensare e confezionare sempre un’alternativa valida per la propria vita. Un “plan B” che dia la possibilità di svincolarsi dai rigidi dettami dello showbusiness sportivo se la sfortuna o le condizioni non dovessero permettere la costituzione di un solido futuro, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista umano. Il professionismo e la carriera sportiva può essere per molti giovani afroamericani una vera e propria manna dal cielo in grado di salvarli da situazioni di disagio e frustrazione sociale. Ma non può essere la sola via e, soprattutto, non è detto che questo valga per tutti.

La sua consapevolezza di uomo di sport viene da lontano. In una intervista rilasciata a NBA.com il 21 maggio del 2009 Etan afferma che durante una lezione presso la Carver Middle School di Tulsa, Oklahoma, un giorno si presenta un certo Wayman Tisdale, volto noto in città in quanto ex studente di quella scuola elementare e della locale Booker T. Washington High School e in quel tempo giocatore di basket professionista nell’NBA, nonché compositore musicale e bassista jazz.

Wayman interviene come guest speaker durante una lezione, cercando di dare il buon esempio e incoraggiando i bambini a seguire i propri obiettivi. Alla domanda degli insegnanti rivolta ai loro giovanissimi allievi sul perché un gruppo di studenti delle elementari hanno seguito con così tanta attenzione le parole di un giocatore professionista senza dover essere ripresi o richiamati nemmeno una volta, il giovanissimo Etan risponde “Because you all are not Wayman Tisdale.”

Il fascino, il sorriso e il carisma di un giocatore/musicista come Wayman ha così ispirato la vita e la carriera di Etan Thomas, colpendolo fin da bambino con la sua affabilità e disponibilità. Ma chi è Wayman Lawrence Tisdale?

Per iniziare possiamo definirlo così: un talentuoso Giano Bifronte, con un pallone da basket in una mano e nell’altra un basso elettrico.

Continua […]


Remembering Wayman Tisdale – Overtime. Storie a spicchi – 15 maggio 2020



Can’t Hide Love” tratto dall’album Face to face (2001)

 

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