Jason Collins e non solo: atletə

arcobaleno

Cosa hanno in comune gli ex-cestisti John Amaechi, Allen Iverson e Jason Collins, la giocatrice di basket Elena Delle Donne, la mezzofondista Caster Semenya, il multiplista statunitense William Bruce Jenner (ora la ex-multiplista Caitlyn Jenner), la calciatrice Megan Rapinoe, il velocista Michael Johnson e l’ex calciatore Andrea Pirlo?

Meglio non arrovellarsi troppo, è molto più semplice di quello che si crede. Tutti i nomi contenuti in questa lista sono di atletə o ex-atletə.

E ora non preoccupatevi, non è un errore di digitazione. L’ultima lettera che leggete è lo schwa (o scevà), la lettera che nel recente dibattito linguistico si utilizza al posto della desinenza maschile per definire un gruppo misto di persone, una vocale intermedia il cui suono si colloca a metà strada fra le vocali già esistenti. 

Un modo arbitrario per cercare di rendere la lingua italiana più inclusiva e meno legata al predominio del genere maschile da utilizzare in tutti i casi in cui si preveda il maschile sovraesteso in presenza di ambiguità di genere. Con la speranza di avere un ritorno più flessibile anche nel modo di pensare, accrescendo il rispetto grazie a una maggiore fluidità di genere nel modo in cui ci appella alle persone e abbracciando sfumature sempre più complesse da circoscrivere, sia che riguardi il predominio maschilista della società, sia che riguardi il linguaggio legato alla sessualità.

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Jason Collins sulla storica copertina di Sport Illustrated. Maggio 2013

Lo stretto binarismo di genere parte troppo spesso da un altrettanto radicale binarismo linguistico, data dalla prassi dell’uso acquisito. Ma la prassi, appunto, non è scritta sulla pietra. Si può cambiare con un piccolo grande aggiustamento, o un primo piccolo tentativo di aggiustamento linguistico, quasi un contrappunto culturale per una società in cui si tende troppo a incasellare, ridurre, eliminare le vie di mezzo e infine giudicare quello che non si riesce a comprendere.

Giudicare attraverso i fatti, le azioni ma anche attraverso le parole e inconsapevolmente anche attraverso le forme linguistiche.


Jason Collins e non solo: atletə – Overtime. Storie a spicchi – 17 maggio 2021



 

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